C'è chi dice che il suo sapore ricorda quello dei carciofi (per me il sapore a cui si avvicina di più è quello del cardo).
E' dolce, delicato, è buono fritto, trifolato, crudo e stufato, sta bene con la carne, con il pesce ma anche da solo, e soprattutto ha poche calorie (al contrario delle sue sorelle patate).
Fa un fiore giallo stupendo, l'elianto (cioè fiore che gira verso il sole).
Insomma il topinambur non è un inutile tubero insapore che cresce sotto terra, ma un ortaggio delizioso caratterizzato da una straordinaria versatilità di utilizzo...lo adoro!
Ed ecco qui uno dei tantissimi modi di interpretarlo.
Una saporitissima vellutata con speck croccante e stick di topinambur fritti e crostini di pane profumati con olio al tarufo e polvere di rosmarino.
Ingredienti per 2 persone:
700 gr di topinambur
2 fette di speck
1 spicchio d'aglio
olio e.v.o.
olio di girasole
olio al tartufo
sale
pepe nero
polvere di rosmarino
2 fettine di pane
Lavate e mondate i topinambur, tagliateli a tocchetti (uno lasciatelo da parte e tagliatelo a julienne, lo friggerete più tardi) e stufateli in un tegame dai bordi, nel quale avrete fatto soffriggere uno spicchio d'aglio con un po' di olio evo, durante la cottura aggiungete acqua calda (io la preferisco al brodo vegetale perchè non ne altera il sapore). Aggiustate con sale e pepe. Una volta cotti frullateli fino ad ottenere una crema vellutata e densa.
In una padella antiaderente, con un filo d'olio evo fate abbrustolire lo speck, precedentemente tagliato a striscioline. Quando lo speck sarà ben croccante toglietelo dalla padella e nella stessa aggiungete dell'olio di girasole e friggete la julienne di topinambur.
In un'altra padella, con un filo d'olio al tartufo, tostate il pane fino a quando non sarà dorato, insaporite con la polvere di rosmarino.
Impiattetate disponendo la vellutata sul fondo del piatto e decorate con lo speck, gli stick di topinambur, il pane croccante profumato, una spolverata di pepe ed un filo d'olio evo.
Forse l'unica pecca del topinambur è che, con il suo sapore dolciastro simile a quello dei carciofi, non va molto d'accordo con vino e birra...ma io non mi arrendo.
Ho scelto una birra. Una Pils. Una Brusca.
Decisamente amara ma bilanciata, con uno spiccato aroma erbaceo, è una "vera" Pils in grado di contrastare il dolce del nostro tubero.
Buon appetito.
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